C’è un’energia particolare nella voce e nello sguardo di Manuela Tamagnone. Tanti sogni nel suo sorriso; nelle sue parole, in un italiano praticamente perfetto, una grande determinazione. Non potrebbe essere altrimenti, per una ragazza di vent’anni che ormai da tempo ha lasciato l’Argentina per diventare una giocatrice sempre più forte nella pallanuoto. La scoprì circa dieci anni fa, quando cominciò a frequentare una scuola fuori da Buenos Aires. «Ero molto alta per la mia età, così tra i vari sport che si praticavano mi indirizzarono verso la pallanuoto e mi misero in porta – ricorda Manuela – non mi piaceva ma continuai ugualmente per un po’, finchè non mi cambiarono di ruolo. E a quel punto mi innamorai della pallanuoto».

A tredici anni entrò in nazionale e da allora ha collezionato numerose presenze con la calottina albiceleste, nelle categorie giovanili e in prima squadra. «La nazionale è speciale perché rappresentiamo il nostro paese, la nostra gente e i nostri tifosi – spiega Manuela – non solo, perché in nazionale siamo un esempio per le ragazzine più giovani e allo stesso tempo possiamo imparare dalle compagne di squadra e dalle avversarie più forti. Per esempio Izabella Chiappini, che ho avuto l’opportunità di incontrare un po’ di tempo fa».

Oggi Manuela è esterno e centroboa dell’Aquatica Torino, squadra che ha raggiunto a settembre trovando «una casa e tanto entusiasmo». Oltre a giocare in serie A2, già sperimentata nella passata stagione a Messina, studia e allena; in particolare, segue il gruppo di giovanissimi atleti under 9 e under 11 del vivaio biancoazzurro. «L’Italia mi piace moltissimo – assicura – sono arrivata per la prima volta nel 2017 e ho trascorso due mesi a Bogliasco (allenandosi anche con la squadra di A1 ndr), mi sono appassionata a questo campionato e mi sono ripromessa che sarei tornata».

Neppure una borsa di studio per andare in un college negli Stati Uniti le ha fatto cambiare idea; da più di un anno ormai Manuela vive in Italia, di cui peraltro è originaria per parte del papà. Domenica sarebbe dovuta scendere in campo con l’Aquatica nella settima giornata di A2, in trasferta a Varese, ma la partita è stata rinviata, secondo disposizione federale nell’ambito dell’emergenza coronavirus. Già da tre settimane le biancoazzurre non giocano in campionato. Si sono allenate parecchio, a secco nei giorni in cui la piscina è rimasta chiusa, in acqua e in palestra quando la vasca è tornata a disposizione. Hanno approfittato della pausa per correggere ciò che ha funzionato meno nelle ultime due sconfitte, per farsi trovare pronte quando torneranno in campo.

Risultati e classifica della serie A2 a questo link

Foto Cristiano Ragab