C’è qualcosa di magico nello sport, nella passione che conduce un atleta ad allenarsi ogni giorno, nel suo desiderio di gareggiare e di mettersi alla prova, nella soddisfazione che lo accompagna sul podio, nell’emozione di vestire la maglia azzurra. C’è qualcosa di magico nel legame che unisce i compagni di squadra, che si rafforza con la condivisione di allenamenti e trasferte, che porta con sé ricordi indimenticabili e vissuti insieme. C’è tutto questo nella storia di Cristina Leanza e Rossella Fimiani, campionesse di nuoto per salvamento con all’attivo titoli, medaglie, record nazionali e internazionali. Ad accomunarle sono i successi e soprattutto una grande amicizia, nata nel 2013 quando entrambe hanno debuttato in nazionale, in occasione dell’Orange Cup. Da parecchie stagioni si allenano insieme all’Aquatica Torino, nel gruppo guidato da Dario Trudu. Ai recenti Campionati Italiani di Categoria hanno partecipato a più gare e sono tornate sul podio, per l’ennesima volta in carriera.

Come giudicate l’ultimo week end a Riccione?
– Cristina: sono soddisfatta, l’obiettivo era confermare la medaglia d’oro nei 50 manichino e ci sono riuscita. Non ero al massimo della condizione e di conseguenza il tempo non è stato perfetto, ma sono ugualmente contenta.
– Rossella: sono felice per aver vinto una nuova medaglia nei 100 manichino pinne e torpedo, anche se il tempo non mi soddisfa pienamente. Ho commesso qualche errore nelle parti tecniche, che del resto hanno un ruolo importante nel nostro sport.

Che obiettivi vi siete poste per la stagione in corso?
– Cristina: ogni anno mi pongo obiettivi in termini di crescita personale e non di risultato. Penso un passo alla volta. Nelle prossime gare mi piacerebbe migliorarmi a manichino e nei 100 percorso misto; se riuscirò a esprimermi al meglio le medaglie potrebbero arrivare di conseguenza.
– Rossella: i miei prossimi obiettivi sono sfide con me stessa. Ho iniziato a lavorare a tempo pieno e non posso riservare all’allenamento tutto il tempo che riuscivo a dedicargli in passato. Ma il nuoto è la mia passione, continuerò a portarla avanti con impegno e a dare il massimo per ottenere nuove soddisfazioni.

Cosa vi porta in piscina ogni giorno, a percorrere tanti km in vasca?
– Cristina: uno stimolo importante è vedere che continuo a migliorare nella mia specialità. Sono curiosa di scoprire fino a che livello posso arrivare. Ultimamente ho di nuovo partecipato a qualche gara di nuoto “puro”, nelle distanze più brevi e per me più congeniali, e questo mi ha dato una spinta in più.
– Rossella: amo gareggiare, mi diverto, mi piace salire sul blocco, tuffarmi e vedere “come va a finire”. Migliorare il mio tempo o vincere una medaglia mi dà  ovviamente soddisfazione, ma sono felice soprattutto se riesco a dare tutto, a ritrovare ogni volta le sensazioni della gara.

Qual è la specialità del nuoto per salvamento che preferite?
– Cristina: i 50 manichino, la gara più breve, quella che meglio si sposa con la mia passione per la velocità, che ho fin da ragazzina. È una gara che affronto da sempre in maniera istintiva, spontanea, che mi regala sempre una scarica di adrenalina.
– Rossella: i 100 manichino pinne e torpedo, una prova che mi è piaciuta fin dalla prima volta che l’ho vista. Fui io stessa a chiedere al mio allenatore di farmela provare ai Campionati Italiani, semplicemente perché mi ispirava. È diventata la gara in cui ho raggiunto i risultati migliori.

Due momenti indimenticabili della vostra carriera.
– Cristina: il record europeo sui 50 manichino (35”20 nell’aprile del 2014), perché arrivato al termine di un periodo non semplice, nel quale mi ero anche allenata da sola. Avevo dimostrato di poter ottenere un grande risultato. E poi il record italiano stabilito ai Categoria Invernali dello scorso anno (34’’27, attuale primato nazionale); non me l’aspettavo, rimasi quasi sorpresa e davvero felice, è una gara che per me ha significato parecchio.
– Rossella: il record del mondo dei 100 manichino pinne e torpedo (59’’46 nel febbraio del 2014) è la gara che rimarrà per sempre nel mio cuore. Ma anche l’argento sui 200 super lifesaver agli Assoluti di Milano del 2016. Il 200 superlife è una gara che mi piace molto; ricordo che persi molto tempo nella vestizione di metà gara, ero molto indietro ma nel secondo 100 recuperai fino al secondo posto. Una rimonta emozionante.

Come vedete la vostra vita sportiva tra dieci anni?
– Cristina: non credo che lascerò mai la piscina, probabilmente dovrò diminuire l’intensità e il numero degli allenamenti, ma continuerò a nuotare. Lo faccio da sempre, è la mia grande passione.
– Rossella: nella mia vita ho cambiato vari sport, ma il salvamento è diverso, lo pratico da tanti anni ed è una passione particolare. Forse smetterò di gareggiare, probabilmente continuerò ad allenarmi, finché mi diverto, finché mi dà adrenalina.

Cristina Leanza, classe 1988, ha iniziato a nuotare da bambina, in particolare nelle distanze brevi dello stile libero e del dorso. È passata al salvamento nel 2010. Rossella Fimiani, classe 1991, ha scoperto il salvamento nel 2008, dopo aver seguito i corsi di nuoto da bambina ed essersi dedicata al nuoto sincronizzato per cinque stagioni.

Medaglie internazionali e record
– Cristina: 3° posto nei 50 manichino ai World Games 2017; tre partecipazioni ai Mondiali (2014, 2016 e 2018), con due medaglie di bronzo nei 50 manichino, titoli, medaglie e record in staffetta; un record europeo nei 50 manichino e altri tre record italiani nella stessa distanza, compreso quello attuale.
– Rossella: 3° posto nei 100 manichino pinne e torpedo ai Mondiali del 2016; 3° posto nei nei 100 manichino pinne e torpedo agli Europei del 2015; un record mondiale nei 100 manichino pinne e torpedo.

Entrambe hanno conquistato varie medaglie a Campionati Italiani Assoluti e di Categoria.